venerdì 6 febbraio 2009

Cronaca del viaggio - 3° ed ultimo giorno

In qualche modo la notte passa... apriamo gli occhi e ci accorgiamo che il telo della tenda ha assunto una colorazione grigio-azzurra... Sarà già spuntato il sole?
Sì, sono le 6.45 e Kappa può tirare un sospiro di sollievo... pensava di aver dormito un paio d'ore.

Pelle con uno scatto felino si lancia fuori dalla tenda: evidentemente la dose di "avventura" e scomodià è stata sufficiente e la voglia di scappare da quell'inferno si fa sentire... :-)

Kappa e Sl4sh si alzano con maggiore flemma, ma senza esagerare. Ci ritroviamo a fare i bagagli senza indugiare in troppi convenevoli... fino alla sera prima si era detto di prendersela con calma, senza ansie o troppa fretta, ma una serie di sms che ci avvisavano delle pessime previsioni atmosferiche per la domenica, ci hanno fatto cambiare idea alla svelta.
Nuovo piano: fugone!!
Alla fine la notte in tenda l'abbiamo passata, l'adesivo e le patch li abbiamo e gli "elefanti" stanno smaltendo i postumi della sbornia... cosa fare ancora li?

Ci godiamo per qualche momento i primi segni di risveglio della Fossa, con moto sdraiate per terra, tra conati di vomito e ...altri fluidi.
Poi l'organizzazione per la partenza è piuttosto rapida.
Pelle rimane lì a litigare con l'accensione della Bonnie Scout mentre Kappa e Sl4sh si portano sulla strada per legare i bagagli alle loro motociclette.

Vicino a noi c'è un motociclista dall'aria sconsolata con una BMW R1100RS piuttosto malridotta sull'anteriore e tutta sporca di fango... i tipici segni di una caduta... Sulle prime pensiamo ad una "furbata" del proprietario che ha fatto il passo più lungo della gamba facendo un giro sulla neve della fossa...
In realtà scopriremo che non è così...
E' lui stesso che si avvicina a noi; è un motociclista membro del forum Tingavert.it, lasciato solo dai suoi compagni, che ci chiede aiuto per avvicinarsi a Monaco. Non sa la strada ed è abbattuto ma anche un po' in collera per quanto successo la sera prima: pare sia scivolato sul ghiacchio a pochi chilometri dal raduno.

Salutiamo le colline di Solla in quattro e ci buttiamo appena possibile in autostrada: il piano per il rientro non prevede sconti.
I chilometri passano: facciamo rapide soste per la benzina -più una per sistemare uno scaldino chimico un po' esuberante che sta tentando di ustionare una mano a Kappa... :-)

Le condizioni meteo, per fortuna, anche oggi sono decenti.
Il sole però non si fa vedere e il cielo è di quel "grigio-neve" che non promette nulla di buono...

Dopo circa 100 km di autostrada non ne possiamo già più. Per fortuna anche al ritorno sfruttiamo la "scorciatoia" via statale per aggirare Monaco... senz'altro migliore.
La strada taglia i campi gelati e innevati e bisogna fare attenzione alle linee di mezzeria ghiacciate. In breve raggiungiamo nuovamente Taufkirchen e poi Rosehneim
E' proprio il momento di fare una bella pausa! Fa freddo ed abbiamo fame...


Ci infiliamo in città e ci buttiamo nel primo caffè che capita.
Ci va di fortuna: il locale si rivela confortevole e carino e riusciamo a mangiare qualcosa di caldo.
Forse è anche questo a sciogliere un po' il Biemwuista che ci racconta la sua avventura più dettagliatamente... il clima è sereno, cordiale anche se gli altri avventori ci guardano con un misto di curiosità e sufficienza... ah! questi motociclisti... :-)

Guardiamo verso casa dove il cielo si fa scurissimo: non promette nulla di buono, ma non possiamo fare altro che riprendere il viaggio.
Rientriamo in autostrada e veniamo inghiottiti dal traffico in una coda che sembra non finire mai. In questo modo non è facile rimanere uniti e presto ci stacchiamo l'uno dall'altro. Fortunatamente la strada è semplice: sempre dritto!

Ormai siamo al Brennero. L'amico Biemwuista l'abbiamo "perso" da un po'. Con la coda dell'occhio l'avevamo visto entrare in un autogrill in Austria e, visto che era dietro di noi, non abbiamo avuto la possibilità di salutarlo...
Fa freddo, molto freddo, ma almeno non nevica e non piove.
Rallentiamo molto il passo, il manto stradale è coperto di sale e la visibilità non è ottimale.
Giunti a Bressanone invece ci attende un incredibile cielo sereno ed un sole letteralmente accecante!
Però siamo di nuovo in Italia e il peggio sembra passato.
Ci ritroviamo tutti nell'ennesimo autogrill per una sosta ristoratrice.


Incontriamo altri Elefanti italiani: sono molto provati dal viaggio, come noi. Nel gruppetto spicca un siciliano solitario in sella ad una Guzzi California II tassellata e col parafango alto, simpaticissimo e gentile.
Prendiamo un caffè insieme, che ci offre lui come dei datteri e alte leccornie che tenta invano di recuperare dai suoi bagagli. Noi, per ricambiare, gli offriamo un sorso di grappa.
Deve arrivare a Livorno per prendere il traghetto, quindi si aggrega.
Ripartiamo insieme ma purtroppo lo perdiamo quasi subito, complice l'ennesima coda che il California non riesce a dribblare facilmente come le nostre moto. E' stato un bell'incontro tra neofiti dell'Elefante... peccato essersi persi così...

Giunti nei pressi di Verona ci dividiamo. Kappa e Pelle optano per la Cisa: le segnalazioni da casa prevedono neve sia nel piacentino che nell'entroterra di Genova.
Sl4sh invece è ben più vicino a casa e la raggiungerà senza grosse difficoltà con l'A4.

Saluti, baci ed abbracci, felici per l'esperienza vissuta!

Pelle nei dintorni di Mantova comincia a dare segni di cedimento... Insieme a Kappa decide per una sosta ristoratrice ad un autogrill Fini... sono pur sempre le 20.30 e lo stomaco reclama.
I due cominciano a temere di non riuscire ad arrivare a casa in serata e ad essere un pò stanchi...
Ma dopo aver messo un nuovo set di scaldini chimici ripartono ugualmente, in direzione Parma; resta da vedere se il Valico della Cisa è fattibile.
Autostrada A1: il sale sparso ovunque li fa ormai sembrare più simili alle acciughe tipiche della tradizione marinara genovese che a dei motociclisti... :-)
Minacciosi pannelli luminosi indicano con tono perentorio imminenti nevicate... ci vorrebbe il teletrasporto per cavarsi da quell'impiccio!
A Parma si svolta per l'A15... ora i pannelli si fanno più "rassicuranti": segnalano soltanto nebbia tra Fornovo e Pontremoli; un bel tratto, non c'è che dire...
Col fiato sospeso i nostri entrano nel banco di nebbia... è densa e riduce tutti rumori, non si vede nulla oltre i 20 metri e la velocità si riduce drasticamente: 40, 50 km/h, non di più.
Si sale in terza.
Il traffico è praticamente nullo.
Due motociclisti nella nebbia che affrontano la montagna: è il vero gran finale di questa avventura.
Comunque tutto scorre tranquillo e superata la cima la nebbia si dirada.

Pelle è distrutto ma ormai non si possono fermare... sono gli ultimi 100 km!!!
In liguria la situazione è migliore, gli scaldini chimici fanno ancora il loro dovere e si viaggia molto bene...
Alle 00.30 finalmente arrivano al casello autostradale di Lavagna dove l'ultimo sforzo - il più faticoso :-D - è pagare il salatissimo pedaggio di 35€...

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