giovedì 4 dicembre 2008

Quale Moto?

Quale Moto? I miei compagni di viaggio sono fortunati a non avere anche questo problema (sento un lontano... ma va a cagare)!! Con il lavoro che faccio posso scegliere fra diverse. Sembra un vantaggio ma questa possibilità al momento mi ha fatto solo perdere un sacco di tempo. Ho cambiato idea più volte in un mese; avrei potuto invece portare avanti i preparativi del mezzo che userò.Fin quando non ho ben capito cosa ci accingessimo a fare pensavo di usare una vecchia BMW K75 del 1988. Memore dell'affermazione di qualche cliente che con apparente saggezza mi disse essere questo il tipo di veicolo ideale per affrontare avventure del genere, poiché robusta, di poco valore ma abbastanza affidabile e poi: “ se ti dà problemi la lasci dove ti trovi portandoti via la targa e non ci pensi più”. Si, và bene, forse per fare il giro del mondo in 80 giorni ! Pensandoci bene ho accantonato l'idea. Troppo pesante e poco maneggevole per andare su strade innevate. E poi, con due o tre giorni a disposizione se mi molla per strada posso rimediare difficilmente, finendo per rovinare la vacanza anche agli amici. Mai scelta fù più saggia; sabato scorso, durante un giro di prova prima di un raduno un po' particolare il “ Ferrovecchio Day” la pompa della benzina si è inchiodata di punto in bianco, e l'unico rimedio è stato usare un' altra moto. La seconda idea vedeva accreditata come mia fedele cavalcatura una Tiger 955 del 2004. Valigie rigide, barre para serbatoio, manopole riscaldate, plexiglas touring e affidabilità totale determinata anche dal fatto che l' ho appena revisionata completamente. Troppo una figata, troppo tecnologica, troppo facile!Resta disponibile solo una scassata bonnie 790 del 2001 reduce da un incidente. L'avevo completamente smontata per sviluppare un paio di progetti di special. Una Cross realizzata “a togliere” ossia eliminando tutto il superfluo e modificando la ciclistica per l'uso in fuoristrada e un altro (top secret) che coinvolge il motore, completamente aperto anche questo. Ma, come recita l' antico proverbio: “il calzolaio và con le scarpe rotte” e i miei piani di modifica giacevano nella fantasia e sugli scaffali dell'officina mentre mi dedicavo alle moto di altri. Bene, ancora una volta il fato ci ha messo lo zampino perchè, questa è l' unica moto giusta da usare. Più leggera e maneggevole delle altre, non meno affidabile, dalla meccanica semplice e dotata della bassa tecnologia a mè tanto cara. Così, dovrò anche decidermi a portare avanti le modifiche dormienti che, con qualche variante sul progetto cross, si prestano perfettamente a sviluppare la nuova idea della “ Elefanten 790” o “Bonnie Solla 790” (anche se...o Bonneville o Solla)!!Gli interventi toccheranno: forcella, cerchi, pneumatici,ammortizzatori, impianti frenanti,parafanghi,sella, oltre all' aggiunta di vari accessori e gadget appropriati all'avventura da affrontare; il tutto dovrà essere realizzato con materiali di recupero da altre moto demolite o autocostruito, nel rispetto della più ecologica delle tradizioni genovesi: l'economia del ri-ciclo!

3 commenti:

kappa ha detto...

E finalmente quel rottame che giace in officina da un bel pò di mesi prenderà vita!!!!
Ottimo!!!

Unknown ha detto...

grande!!! ottima decisione! ;)

Unknown ha detto...

ah, comunque, visto che è un collage "artigianale" di varie moto, dovresti chiamarla Bonnienstein... "SI... PUO'... FAREEEEEEEEEEEE" :-D