30 novembre - 30 gennaio...
-2 mesi!
P.S.:Oggi acquistato un bauletto usato...
domenica 30 novembre 2008
Kappa fa il primo test
Sabato mattina Ferrovecchio Day.
Alle 8 tutti in concessionaria dove ci viene data la cartina del percorso che fino ad allora era segreto, come da tradizione. Vedo che la destinazione sarà la Val d'Aveto e con tutta la neve che è caduta il giorno prima penso proprio che sarà un giro da uomini duri... Contemporaneamente però potrà essere il primo test per capire un minimo come si vive il rapporto pilota-moto al freddo ed al gelo.
E' giunto quindi il momento di svelare quale sarà la compagna che mi dovrebbe accompagnare in terra tedesca: forse la migliore per affrontare un viaggio del genere, sicuramente ottima nel rapporto qualità/prezzo che ho dovuto sborsare per l'acquisto questa estate. Una Honda Transalp bianca e blu del 1990 in, direi ottime ma non diciamolo troppo per scaramanzia, condizioni estetico meccaniche. Pronta all'uso... Non mi deludere...
Al primo accenno di strada sporca da 2 cm o poco più di neve devo dire che ero parecchio agitato, non avevo mai provato prima questa sensazione sotto le gomme...che effettivamente non è bella ma che con una gomma ben tassellata puoi tutto sommato affrontare. Sarà il caso quindi di cambiare il pneumatico posteriore con qualcosa di più hard pur di sacrificare il comfort autostradale. Dovrò avvisare Sl4sh di fare altrettanto perchè le sue Tourance secondo me potrebbero non essere all'altezza in alcune situazioni...
Difatti, man mano che i km passavano mi divertivo anche, seppur chiaramente sempre con estrema cautela, ad andare a cercare appositamente le chiazze grigie in rilievo sul manto stradale...
Il comportamento quindi direi che è risultato buono considerando anche che la moto oggi come oggi non è ancora kittata per il Viaggio.
Il test mi è servito anche per testare l'abbigliamento:
Prima sorpresa, i pantaloni in goretex comprati 9 anni fa mi vanno ancora!!! Entrano un pò a fatica ma una volta indossati sono perfetti. Ecco un motivo in più per cercare di buttar giù un pò di pancia...
Seconda "sorpresa". Non ho patito per nulla, a gambe e busto, il freddo e la pioggia. Ok, non eravamo a -10° però freschino lo faceva. Con una piccola aggiunta potrò affrontare temperature ancora più rigide.
I miei dubbi riguardano mani e piedi. Le mani si sono comportate bene. Hanno retto. Considerato che poi monterò le moffole della Tucano Urbano direi di essere tranquillo. Certo che bisogna evitare l'errore di togliersi tutto per infilarsi l'antipioggia perchè così si gelano in un attimo!
Piedi. Qui la situazione non è ancora sottocontrollo. Ho avuto freddo: stivali, calzettoni di lana e copricalze della Bikers non sono bastati...ci ragionerò su, sto valutando l'opzione scarpone da montagna + ghette, con una suola più spessa...vedremo...mumble mumble...
E' giunto quindi il momento di svelare quale sarà la compagna che mi dovrebbe accompagnare in terra tedesca: forse la migliore per affrontare un viaggio del genere, sicuramente ottima nel rapporto qualità/prezzo che ho dovuto sborsare per l'acquisto questa estate. Una Honda Transalp bianca e blu del 1990 in, direi ottime ma non diciamolo troppo per scaramanzia, condizioni estetico meccaniche. Pronta all'uso... Non mi deludere...
Al primo accenno di strada sporca da 2 cm o poco più di neve devo dire che ero parecchio agitato, non avevo mai provato prima questa sensazione sotto le gomme...che effettivamente non è bella ma che con una gomma ben tassellata puoi tutto sommato affrontare. Sarà il caso quindi di cambiare il pneumatico posteriore con qualcosa di più hard pur di sacrificare il comfort autostradale. Dovrò avvisare Sl4sh di fare altrettanto perchè le sue Tourance secondo me potrebbero non essere all'altezza in alcune situazioni...
Difatti, man mano che i km passavano mi divertivo anche, seppur chiaramente sempre con estrema cautela, ad andare a cercare appositamente le chiazze grigie in rilievo sul manto stradale...
Il comportamento quindi direi che è risultato buono considerando anche che la moto oggi come oggi non è ancora kittata per il Viaggio.
Il test mi è servito anche per testare l'abbigliamento:
Prima sorpresa, i pantaloni in goretex comprati 9 anni fa mi vanno ancora!!! Entrano un pò a fatica ma una volta indossati sono perfetti. Ecco un motivo in più per cercare di buttar giù un pò di pancia...
Seconda "sorpresa". Non ho patito per nulla, a gambe e busto, il freddo e la pioggia. Ok, non eravamo a -10° però freschino lo faceva. Con una piccola aggiunta potrò affrontare temperature ancora più rigide.
I miei dubbi riguardano mani e piedi. Le mani si sono comportate bene. Hanno retto. Considerato che poi monterò le moffole della Tucano Urbano direi di essere tranquillo. Certo che bisogna evitare l'errore di togliersi tutto per infilarsi l'antipioggia perchè così si gelano in un attimo!
Piedi. Qui la situazione non è ancora sottocontrollo. Ho avuto freddo: stivali, calzettoni di lana e copricalze della Bikers non sono bastati...ci ragionerò su, sto valutando l'opzione scarpone da montagna + ghette, con una suola più spessa...vedremo...mumble mumble...
venerdì 28 novembre 2008
Speriamo bene
Oggi doveva venirmi a trovare Sl4sh, che abita a 300 km da casa mia, in moto per partecipare al Ferrovecchio Day, piccolo ma simpatico raduno organizzato dai Fratelli della Scorza.
Ma oggi Sl4sh non verrà, perché sta nevicando su tutto il nord ovest, Liguria compresa. Peccato, potevano essere delle ottime prove libere per quello che ci aspetterà.
Qui sul mare non nevica ma sta piovendo molto forte. Piove e fa freddo. Speriamo che nel giorno scelto per la partenza il tempo sia un pelo più clemente...E' una delle cose in cui spero di più. Partire da casa senza la pioggia.
Per domani mattina il tempo dovrebbe essere un pelo meglio, "Ferrovecchio Day" al sole dopo le nevicate di oggi potrebbe essere molto interessante! Purtroppo ne io ne la moto siamo ancora attrezzati al 100%...
Ma oggi Sl4sh non verrà, perché sta nevicando su tutto il nord ovest, Liguria compresa. Peccato, potevano essere delle ottime prove libere per quello che ci aspetterà.
Qui sul mare non nevica ma sta piovendo molto forte. Piove e fa freddo. Speriamo che nel giorno scelto per la partenza il tempo sia un pelo più clemente...E' una delle cose in cui spero di più. Partire da casa senza la pioggia.
Per domani mattina il tempo dovrebbe essere un pelo meglio, "Ferrovecchio Day" al sole dopo le nevicate di oggi potrebbe essere molto interessante! Purtroppo ne io ne la moto siamo ancora attrezzati al 100%...
giovedì 27 novembre 2008
Tutto inizia...
...per motivi diversi; ognuno di noi vive la sua vita, i propri progetti, i propri sogni, il proprio lavoro, la propria moto, le proprie esperienze...
Noi tre, Kappa, Pelle e Sl4sh - in rigoroso ordine alfabetico - si sentono pronti per l'Elefantentreffen. Mi viene da pensare che probabilmente non ci rendiamo ancora conto di quello che andremo a vivere. Non ci rendiamo ancora conto delle difficoltà e delle bellezze che incontreremo in quei giorni.
Quei giorni dove staremo in stretto contatto, insieme ai nostri tre ferri bicilindrici, condividendo tutto, gioie e dolori, fatiche e soddisfazioni.
Sia Pelle, su un piccolo forum "inter nos", che Sl4sh, sul proprio blog hanno già spiegato il perchè hanno deciso di partecipare all'Elefante. Io lo farò in questo momento per la prima volta.
Pelle
"Elefantentreffen per sbaglio!
Mentre la cameriera spiegava trattarsi di cervo e non di cinghiale, con la coda dell' altro orecchio ascoltavo distrattamente Paolo. Mi diceva di un' avventura che era giunto il momento di vivere perchè questa sarebbe stata l' ultima possibilità. Da destra, la descrizione degli ingredienti e le malizie da conoscere per la sapiente frollatura della cacciagione; da sinistra, ipotesi di impegni futuri a causa dei quali la cosa si sarebbe potuta fare “quest'anno o mai più”.
Paolo non è tipo da premeditare un' azione di condizionamento tanto machiavellica; se anche lo fosse mai avrebbe potuto operare una così perfetta scelta dei tempi per approfittare della circostanza assolutamente casuale. Non poteva sapere cosa la cameriera avrebbe detto! Quindi la sua puntualità nel riempirmi il bicchiere con quel vinello sincero ognuna delle molte volte che io lo svuotavo, la coincidenza per la quale nell'esatto momento che mi sentivo chiedere se gradivo il bis della succulenta portata, nell'aria restava sospesa la sua domanda: “che fai... ci vieni anche tu”? Tutto questo, mi dà la certezza che il destino sappia dotarsi degli strumenti più inaspettati al fine di condurre ognuno di noi là dove è scritto. Volevo prendere tempo per poi declinare appellandomi alle giudiziose scuse che un padre di famiglia ha la fortuna di poter usare. Anni di incoscienti cazzate, pagate a caro prezzo, mi hanno insegnato a tenermi alla larga da imprese anche solo minimamente rischiose. Tuttavia, in quella confusa situazione, ingordo come mio solito, vedevo lucidamente solo il rischio che il poco cibo rimasto finisse in pance altrui e mi afrettai a rispondere: "Molto volentieri"; poco importa se quelle due parole fossero indirizzate alla cameriera, una volta pronunciate l' impegno è stato assunto per quel che Paolo ha inteso e onorarlo, non sarà facile come svuotare l' ennesimo piatto di polenta e cervo!
C'è voluto un mese perché prendessi coscienza delle difficoltà che dovremo affrontare. Avevo sentito racconti di motociclisti già stati a Solla, ascoltandoli però con la presunzione che si trattasse di un raduno alla portata di chiunque, perché sempre si narrava di freddo e neve, ma anche di alberghi con sauna e qualche volta, trasferimenti in furgone.
Invece e su questo credo di essere in sintonia con i miei compagni di viaggio, quando dico partecipare, intendo aderendo allo spirito più primitivo dell'evento, quindi bassa tecnologia fai da tè , sprezzo delle avversità e almeno una notte in tenda. Questo non significa andare come sprovveduti anzi, proprio perché abbiamo scelto il modo più difficile dovremo organizzarci senza trascurare il minimo dettaglio"
Kappa
"Stavolta si fa sul serio!
Come spesso succede sono io a trainare e coinvolgere gli amici, prendendo l'iniziativa.
A volte va bene, altre va male, ma io comunque ci provo sempre...tentar non nuoce!
Sarà che dopo aver usufruito per 9 anni della patente A ed aver percorso almeno 80000 km in sella ad una moto provando mille emozioni ma non partecipando mai ad un evento dove "un vero motociclista deve partecipare", sarà che non sono riuscito pochi mesi fa a partecipare alla Reunion all'Ace Cafè, sarà che credo di avere la moto adatta al momento adatto - perchè col cavolo che prendo il T-Sport per andare in mezzo alla neve ed al fango - decido che questa volta bisogna partire sul serio.
Da solo no però, è un pò troppo...ed allora a chi chiederlo? Chi coinvolgere? Con chi dividere questa avventura? Penso subito a due amici "un pò matti" che potrebbero accettare e quindi con due modalità diverse li coinvolgo e, come volevasi dimostrare, mi rispondono positivamente!!!"
Sl4sh
"Il richiamo dell'Elefante
Ci siamo.
Ora o mai più (vabbè, non necessariamente, ma aggiunge determinazione)
Quest'inverno sarà quello del mio primo elefante.
Sì, l'elefantentreffen, il raduno di motociclisti un po' matti che si trovano in Germania, a gennaio, in onore dei primi temerari che sfidarono le nevi coi sidecar Zundapp.
E' una di quelle esperienze ormai entrate nei cliché del motard duro e puro ma a cui comunque non posso resistere.
E lo farò con la mia Bonnie, perché altrimenti è troppo facile, perché la moto che hai va bene per fare quello che le vuoi far fare... e perché quella ho.
Ora sto cominciando a mettere insieme le idee per la preparazione, del mezzo soprattutto.
Niente di troppo drastico, altrimenti che avventura sarebbe, però un minimo di attrezzatura e precauzioni sono d'obbligo.
Inoltre, sull'onda di un ritorno low-fi romantico, sto seriamente pensando di documentare il tutto con la mia reflex analogica.
Primo, perché un viaggio del genere richiede un occhio senza tempo e una resa più calda e vintage e persino io, che vivo dell'indotto dell'era digitale, subisco il fascino del 35mm e della sua ineluttabilità nel cogliere i momenti.
Secondo, perché la suddetta è praticamente un carroarmato e sicuramente resisterà al freddo e agli scossoni senza battere ciglio (e scatta pure se si scarica la batteria dell'esposimetro)."
Noi tre, Kappa, Pelle e Sl4sh - in rigoroso ordine alfabetico - si sentono pronti per l'Elefantentreffen. Mi viene da pensare che probabilmente non ci rendiamo ancora conto di quello che andremo a vivere. Non ci rendiamo ancora conto delle difficoltà e delle bellezze che incontreremo in quei giorni.
Quei giorni dove staremo in stretto contatto, insieme ai nostri tre ferri bicilindrici, condividendo tutto, gioie e dolori, fatiche e soddisfazioni.
Sia Pelle, su un piccolo forum "inter nos", che Sl4sh, sul proprio blog hanno già spiegato il perchè hanno deciso di partecipare all'Elefante. Io lo farò in questo momento per la prima volta.
Pelle
"Elefantentreffen per sbaglio!
Mentre la cameriera spiegava trattarsi di cervo e non di cinghiale, con la coda dell' altro orecchio ascoltavo distrattamente Paolo. Mi diceva di un' avventura che era giunto il momento di vivere perchè questa sarebbe stata l' ultima possibilità. Da destra, la descrizione degli ingredienti e le malizie da conoscere per la sapiente frollatura della cacciagione; da sinistra, ipotesi di impegni futuri a causa dei quali la cosa si sarebbe potuta fare “quest'anno o mai più”.
Paolo non è tipo da premeditare un' azione di condizionamento tanto machiavellica; se anche lo fosse mai avrebbe potuto operare una così perfetta scelta dei tempi per approfittare della circostanza assolutamente casuale. Non poteva sapere cosa la cameriera avrebbe detto! Quindi la sua puntualità nel riempirmi il bicchiere con quel vinello sincero ognuna delle molte volte che io lo svuotavo, la coincidenza per la quale nell'esatto momento che mi sentivo chiedere se gradivo il bis della succulenta portata, nell'aria restava sospesa la sua domanda: “che fai... ci vieni anche tu”? Tutto questo, mi dà la certezza che il destino sappia dotarsi degli strumenti più inaspettati al fine di condurre ognuno di noi là dove è scritto. Volevo prendere tempo per poi declinare appellandomi alle giudiziose scuse che un padre di famiglia ha la fortuna di poter usare. Anni di incoscienti cazzate, pagate a caro prezzo, mi hanno insegnato a tenermi alla larga da imprese anche solo minimamente rischiose. Tuttavia, in quella confusa situazione, ingordo come mio solito, vedevo lucidamente solo il rischio che il poco cibo rimasto finisse in pance altrui e mi afrettai a rispondere: "Molto volentieri"; poco importa se quelle due parole fossero indirizzate alla cameriera, una volta pronunciate l' impegno è stato assunto per quel che Paolo ha inteso e onorarlo, non sarà facile come svuotare l' ennesimo piatto di polenta e cervo!
C'è voluto un mese perché prendessi coscienza delle difficoltà che dovremo affrontare. Avevo sentito racconti di motociclisti già stati a Solla, ascoltandoli però con la presunzione che si trattasse di un raduno alla portata di chiunque, perché sempre si narrava di freddo e neve, ma anche di alberghi con sauna e qualche volta, trasferimenti in furgone.
Invece e su questo credo di essere in sintonia con i miei compagni di viaggio, quando dico partecipare, intendo aderendo allo spirito più primitivo dell'evento, quindi bassa tecnologia fai da tè , sprezzo delle avversità e almeno una notte in tenda. Questo non significa andare come sprovveduti anzi, proprio perché abbiamo scelto il modo più difficile dovremo organizzarci senza trascurare il minimo dettaglio"
Kappa
"Stavolta si fa sul serio!
Come spesso succede sono io a trainare e coinvolgere gli amici, prendendo l'iniziativa.
A volte va bene, altre va male, ma io comunque ci provo sempre...tentar non nuoce!
Sarà che dopo aver usufruito per 9 anni della patente A ed aver percorso almeno 80000 km in sella ad una moto provando mille emozioni ma non partecipando mai ad un evento dove "un vero motociclista deve partecipare", sarà che non sono riuscito pochi mesi fa a partecipare alla Reunion all'Ace Cafè, sarà che credo di avere la moto adatta al momento adatto - perchè col cavolo che prendo il T-Sport per andare in mezzo alla neve ed al fango - decido che questa volta bisogna partire sul serio.
Da solo no però, è un pò troppo...ed allora a chi chiederlo? Chi coinvolgere? Con chi dividere questa avventura? Penso subito a due amici "un pò matti" che potrebbero accettare e quindi con due modalità diverse li coinvolgo e, come volevasi dimostrare, mi rispondono positivamente!!!"
Sl4sh
"Il richiamo dell'Elefante
Ci siamo.
Ora o mai più (vabbè, non necessariamente, ma aggiunge determinazione)
Quest'inverno sarà quello del mio primo elefante.
Sì, l'elefantentreffen, il raduno di motociclisti un po' matti che si trovano in Germania, a gennaio, in onore dei primi temerari che sfidarono le nevi coi sidecar Zundapp.
E' una di quelle esperienze ormai entrate nei cliché del motard duro e puro ma a cui comunque non posso resistere.
E lo farò con la mia Bonnie, perché altrimenti è troppo facile, perché la moto che hai va bene per fare quello che le vuoi far fare... e perché quella ho.
Ora sto cominciando a mettere insieme le idee per la preparazione, del mezzo soprattutto.
Niente di troppo drastico, altrimenti che avventura sarebbe, però un minimo di attrezzatura e precauzioni sono d'obbligo.
Inoltre, sull'onda di un ritorno low-fi romantico, sto seriamente pensando di documentare il tutto con la mia reflex analogica.
Primo, perché un viaggio del genere richiede un occhio senza tempo e una resa più calda e vintage e persino io, che vivo dell'indotto dell'era digitale, subisco il fascino del 35mm e della sua ineluttabilità nel cogliere i momenti.
Secondo, perché la suddetta è praticamente un carroarmato e sicuramente resisterà al freddo e agli scossoni senza battere ciglio (e scatta pure se si scarica la batteria dell'esposimetro)."
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